Albicocco – Prunus armeniaca

Albicocco – Prunus armeniaca – “pricocu”

albicocco

L’albicocco è una pianta originaria della Cina nordorientale al confine con la Russia. La sua presenza data più di 4000 anni di storia. Da lì si estese lentamente verso ovest attraverso l’Asia centrale sino ad arrivare in Armenia (da cui prese il nome) dove, si dice, venne scoperta da Alessandro Magno. I Romani la introdussero in Italia e in Grecia nel 70-60 a.C., ma la sua diffusione nel bacino del mediterraneo fu consolidata successivamente dagli arabi, infatti Albicocco deriva dalla parola araba Al-barquq.
Quando l’albicocco giunse in Armenia, nacque una leggenda che ancora oggi viene narrata: pare che una volta l’albicocco fosse solo un albero ornamentale per via dei suoi fiori bianchi e profumati, per la sua chioma tondeggiante e per le foglie di un verde luminoso. Quando il paese veniva invaso da stranieri, gli alberi che non producevano frutti dovevano essere abbattuti per procurare legna, ma fra questi ve ne era uno al quale era profondamente affezionata una giovane e bella fanciulla che trascorse l’intera notte della vigilia sotto l’alberello per dargli un addio fra pianti e lacrime. Al mattino quando si risvegliò si accorse però con sorpresa che l’alberò era carico di frutti dorati. Le albicocche dal profumo intenso e dal colore che varia dal giallo, al rosa e al rosso acceso vennero paragonate a una guancia femminile e anche, a causa del morbido solco che la percorre, a un altro tondo attributo.

Share This