A questa pianta è legata una leggenda, molto conosciuta nella tradizione cristiana. Infatti si narra che Gesù venne tradito da Giuda ricevendo un bacio proprio sotto la chioma di questo albero: il siliquastro. Dopo questo episodio, l’Iscariota si pentì del tradimento e dopo la crocifissione del Cristo, si recò sul luogo del bacio scelse il ramo più robusto, e legandosi una corda al collo, si lasciò cadere.

Proprio in seguito a questo evento il Cercis siliquastrum viene ricordato come albero di Giuda, e fu odiato da tutti i credenti in Dio perché legato al nome del traditore di Gesù.
Ma dato che l’albero non aveva colpe, il Signore decise di fargli un dono e disse: “Tu albero non hai colpa per il tradimento di Giuda e farò in modo che gli uomini non ti odino, ma si ricordino di te come un albero meraviglioso e quindi ti darò una chioma piena di bellissimi fiori fucsia e a primavera quando fiorirai tutti ti guarderanno ammirati“.

Al Parco sono presenti due esemplari di Cercis e si possono ammirare in piena fioritura nei mesi di marzo ed aprile, prima della comparsa delle foglie. Una curiosa caratteristica di questa specie è la caulifloria: i fiori germogliano direttamente dalla corteccia dei rami e del tronco.
Apprezzata specie ornamentale, è molto impiegata per l’arredo urbano e nei parchi per la sua bella fioritura primaverile e per la sua resistenza all’atmosfera cittadina. Il legno, di colore rossastro venato di scuro, è duro e viene utilizzato in ebanisteria e nella lavorazione al tornio di piccoli oggetti. Anticamente veniva ricavata dai rami una tinta gialla.

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